La Federazione Italiana Pesca Sportiva Attività Subacquee e Nuoto Pinnato nasce nel 1942 con il fine dichiarato di promuovere la pesca sportiva dilettantistica.
Nel corso degli anni il campo di azione si è esteso ad altri ambiti.
Oggi le attività, agonistiche e a carattere promozionale, nazionale e internazionale, vengono gestite da due settori sportivi Pesca di Superficie e Attività Subacquee e Nuoto Pinnato, ai quali si affiancano i settori Didattica e SFAI (Settore Federale Acque e Impianti).
In campo internazionale, la Federazione è membro fondatore della CIPS (Confederazione Internazionale Pesca Sportiva) e della CMAS (Confederazione Mondiale Attività Subacquee).
L’attività della pesca affonda le sue radici fin dall’antichità. Notizie riportano che gli antichi romani fossero artefici di avanzate tecniche di piscicoltura che poco o nulla avevano da invidiare a quelle moderne. Il concetto di pesca era legato ad uno scopo prettamente alimentare. Bisogna giungere fino al 1920 per avere le prime notizie di un’attività per diletto, quando le prime società che acquisiscono dai Consorzi di Tutela Pesca (all’epoca gestori delle acque pubbliche), i diritti di pesca per organizzare competizioni tra i loro soci. Il primo disposto di legge che, anche se non in modo esclusivo, interessa la pesca per diletto è il T.U. 8/10/1931 e successive modifiche, con cui venne regolata la materia della pesca in acque interne. Tra il 1931 e il 1942 la pesca dilettantistica andò ad assumere un carattere marcatamente più sportivo, creando i presupposti per l’istituzione di un ente nazionale destinato a raccogliere intorno a sé le tante iniziative sorte un po’ dappertutto. La data di nascita ufficiale della Federazione Italiana Pesca Sportiva (F.I.P.S) è il 27 giugno 1942
La fine del secondo conflitto mondiale trovò le acque pubbliche e il patrimonio ittico disastrati, per molte ragioni. Durante la guerra, e per non breve tempo nel dopoguerra, i mezzi preferiti per la pesca in acque interne e marine furono il cloro e gli esplosivi. Al degrado prodotto da tali sistemi si aggiungevano le pretese di una miriade di soggetti vantanti diritti di esclusiva, veri o falsi, sulle acque interne.
Questa situazione, che ostacolava pesantemente il normale esercizio della pesca sportiva, ormai praticata da un numero crescente di appassionati, finì per provocare soprattutto al nord la creazione di sodalizi tra gli sportivi interessati a porre un argine alla dilagante anarchia esistente nella pesca.
Il 12/2/1946 si tenne a Monza una riunione in cui, denunciato pubblicamente il grave stato di disordine delle acque interne, si votò un O.d.G. che chiamava in causa le autorità responsabili centrali e periferiche affinché intervenissero a far cessare gli abusi e a restituire efficacia alle leggi.
Il Ministero dell’Agricoltura e Foreste convocò a Roma i responsabili della Federazione e della Sezione Provinciale di Milano e affidò quindi alla F.I.P.S. l’incarico di provvedere al riordinamento e all’organizzazione del settore che era di sua competenza per debito d’istituto, concedendole una quota sui versamenti delle licenze governative e una sopratassa.
Da qui nacquero anche i presupposti per quello che venne chiamato il Congresso Costituente della F.I.P.S., una riunione di rappresentanti che si tenne a Bologna il 17 e 18 novembre 1947. Da quell’assemblea sortì il primo Statuto Federale, contenente la base della sua struttura e delle sue articolazioni.
L’opera venne completata a Firenze nell’aprile del 1948 con la prima Assemblea Nazionale dei delegati, che approvò lo Statuto, elesse il Consiglio Federale e nominò Presidente il Comm. Aldo Clozza di Lecco.
Da questo momento la F.I.P.S. iniziò la sua attività regolare, e già un paio di anni dopo emergono i primi dati di un certo rilievo: nel 1950 la Federazione conta 1250 federati per 221 società. Da allora inizia un incremento esponenziale: il numero degli iscritti aumenta di sette volte nel quinquennio ’50-’55, si raddoppia nel quinquennio successivo, per crescere fino alla punta massima di 638.882 unità nel 1972.
Nel corso degli anni la F.I.P.S., nata originariamente per promuovere la pesca dilettantistica nelle acque interne e in mare, allarga il proprio campo di azione.
Nel 1949, gli Sport Subacquei entrano a far parte dalla F.I.P.S.
La pratica della pesca subacquea si diffonde rapidamente, dando luogo ad un movimento sportivo che in pochi anni riesce a coinvolgere altre nazioni fino all’organizzazione nel 1957 a Lussimpiccolo del primo Campionato del Mondo. L’agonismo subacqueo si arricchisce di nuove specialità: apnea, fotografia subacquea, safari fotografico subacqueo, video subacqueo, tiro al bersaglio subacqueo, hockey subacqueo, rugby subacqueo.
Il percorso che porterà il nuoto pinnato a diventare una disciplina autonoma all’interno della F.I.P.S. inizia nel 1955.
La F.I.P.S. a questo punto accanto all’organizzazione delle attività agonistiche origina anche una struttura didattica per insegnare allo sportivo cognizioni teoriche e scientifiche della subacquea.
La Federazione, da svariati anni, ha approvato una modifica statutaria che ha previsto il cambiamento della denominazione in Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee (Fipsas) più in linea con l’annessione delle nuoto pinnato rendendola più completa e attuale.
Con l’emanazione del D. Lgs. 242/99 (meglio conosciuto, dal nome del Ministro proponente, come Decreto Melandri), la Federazione perde la propria natura di organo del Coni ed acquista, al pari di tutte le altre Federazioni Sportive Nazionali, natura di Associazione con personalità giuridica di diritto privato, cui è riconosciuta autonomia tecnica, organizzativa e di gestione, sotto la vigilanza del C.O.N.I.
Essa è costituita da Tesserati singoli e Società, Associazioni ed Organismi sportivi affiliati che hanno per fine la pratica della pesca sportiva nelle acque interne e nel mare, del lancio sia tecnico che di potenza effettuato con attrezzi da pesca, delle attività subacquee e delle attività di superficie che prevedono l’uso di pinne o di monopinna, sia in forma agonistica che amatoriale.
Il Ministero dell’ Ambiente e della Tutela del Territorio ha comunicato, con nota 28 ottobre 2004, che la Federazione Italiana Pesca Sportiva ed Attività Subacquee è stata riconosciuta “Associazione di protezione ambientale”di cui all’art. 13 della legge 8/7/1986, n. 349, e successive modificazioni.